INTERVISTA A FRANCESCO TATOLI
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Parlaci di te e della tua formazione artistica
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Ho 34 anni. Vivo a Polignano a mare provincia di Bari. Dall'età di sei anni mi
nutro di cinema, cartoni e serie tv. Successivamente di videogiochi, fumetti di
ogni genere. Libri e statue ( personaggi di film ). Colleziono di tutto.
Disegno sin da piccolo, copiando e interpretando ogni disegnatore che mi
suscitava interesse. Anni e anni di esercizi fino a trovare il mio stile
attuale. 100% autodidatta.
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Quanto tempo di lavorazione ha necessitato AKI?
- Nove mesi. Un lavoro massacrante sotto ogni punto di vista.
• Com’è avvenuta la collaborazione con Inkiostro? Pensi che
un’altra casa editrice in Italia, avrebbe potuto avere così coraggio nel
pubblicarlo?
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Inkiostro l'ho conosciuta per caso a Lucca comics 2013. Ma solo nel 2015 mi
resi realamente conto della sua enorme potenzialità. Avevo questa storia
'malata' con rifermenti scifi-conspiracy e decisi di svilupparla. In 4 mesi
creai Aki. Andai personalmente da Rossano Piccioni a Martinsicuro. Presentai il
progetto e Rossano disse si. Ero assolutamente consapevole che al di fuori di
Inkiostro nessun altra casa editrice l'avrebbe pubblicata.
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Come vedi l’attuale panorama fumettistico italiano?
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Negli ultimi anni si è sviluppato enormemente. Proponendo molte idee
interessanti e grandi artisti. Finalmente le barriere del "
classicismo" si stanno infrangendo.
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“Aki è il fumetto più nero che possiate leggere”, conosco
Piccioni e la casa editrice inkiostro dal numero 0 di Cannibal family, quindi
sapevo che non era la classica frase a sensazione. Parlaci di AKI, esiste un
concept dietro alla figura di questo essere?
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Aki è un uomo. Nulla di più, nulla di meno. Fortemente disturbato,
intelligente, sadico e freddo. Fedele ai 7 culti. Pediofobico. La sua vera
natura lo costrige ad indossare una maschera enorme di bambola. Aki ' Cordoglio
' è un viaggio distorto, malato. Ho cercato di rappresentarlo nel modo più
folle possibile.
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AKI contiene tantissima violenza estrema, tutto graficamente
reso visibile, tanto linguaggio estremo, violenza sulle donne, elementi
esoterici, snuff movie.
Tutte cose che possono infastidire un lettore non abituato a
queste cose. A chi ne sconsiglieresti la lettura?
- Aki è rivolto ad un pubblico maturo e
consapevole che, oltre al bigottismo della realtà quotidiana, c'è dell'altro che
ci viene celato.
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Sono un appassionato di cinema e la lettura di AKI mi ha
ricordato il film sperimentale Begotten, soprattutto per la presenza del
demiurgo e l’ambientazione post apocalittica.
- Begotten non ha nulla a che fare con Aki. Nè
tantomeno riferimenti al 'Gnosticismo, Aki non ha nessun tipo di influenza cinematografica.
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Parlaci dei tuoi prossimi lavori, in particolar modo, ci
sarà un seguito di AKI?
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Per ora ho tre progetti in stand by. Tra cui il seguito di Aki.
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Esiste una colonna sonora musicale per addentrarsi nel mondo
di AKI?
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Se Aki diventasse un film, Akira Yamaoka. Nessun altro.
Federico Tadolini
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