giovedì 23 novembre 2017



AKI







Aspettavo con trepidazione questo AKI di Francesco Tatoli.
Lo aspettavo incuriosito soprattutto dalle parole del boss della casa editrice Inkiostro Rossano Piccioni “Aki è il fumetto più nero che possiate leggere, dette appunto da lui che ha creato Cannibal family (per chi non lo conoscesse il fumetto più estremo attualmente in circolazione) e anche da una copertina molto accattivante con un essere dalla testa deforme che strangola una donna.
Direi che le aspettative sono state ampiamente ripagate e anche di più….
Chi è AKI?
AKI è una sorta di demiurgo del male che si aggira in mezzo ad un’umanità corrotta, in preda al caos più devastante.
AKI è un’opera rivoluzionaria, che creerà parecchie polemiche per i suoi contenuti.
La violenza grafica è quanto di più estremo si possa trovare in circolazione, ci sono tutte le aberrazioni dell’essere umano, il tutto disegnato in maniera eccellente in un contesto di “pura desolazione urbana, famigliare e anche cinematografica, visto che vengono tirati in ballo anche i famigerati snuff movie.
AKI è un’opera che trasuda filosofia, esoterismo, che fa male al lettore, riuscendo ad immergerlo in un contesto di pura follia, di puro nichilismo, riesce a metterlo a confronto con le sue paure più nascoste.
Non esiste ironia, tutto è nero,marcio e sporco.
Non so se consigliare AKI a tutti, ovvero sicuramente è una lettura riservata ai maggiorenni, ma soprattutto ai lettori intelligenti che sanno distinguere tra arte pura (come in questo caso) e spazzatura pornografica (come quei filmati isis che vengono trasmessi in tv).
Quindi ben venga AKI e faccio pubblicamente i miei personali complimenti a Francesco Tatoli e a tutte quelle persone che hanno avuto il coraggio di pubblicarlo.
                                                                                                  Federico Tadolini

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