NERVE
Ormai siamo diventati
una società popolata da automi, totalmente dipendenti dal telefono cellulare e
dalla società che impone di apparire a tutti i costi.
Questo è il concetto su
cui si basa questo thriller del 2016, arrivato da noi in netto ritardo rispetto
al resto del mondo.
Tanti film si sono
occupati della società corrotta, dei giovani manipolati dai media e asserviti a
cazzatone letali per apparire quello che poi non sono.
Nerve, tratta di un
gioco virtuale dove sono proprio gli spettatori che dettano le regole e
decidono le sfide da proporre ai protagonisti.
Sfide sempre più
rischiose, in palio c’è una bella somma di denaro e tantissima popolarità .
Ovviamente, i due
registi scelgono come personaggi esclusivamente giovani, tutti caratterizzati
in maniera semplice ma tremendamente efficace.
Ci sono le due migliori
amiche, che segretamente sono gelosissime l’una dell’altra, c’è il ragazzo
sfigatissimo innamorato di una di loro, c’è il bello e misterioso che rapirà il
cuore della protagonista.
Ma soprattutto i veri
protagonisti, sono i giovani 2.0 e il mondo virtuale.
La colonna sonora
funziona perfettamente in bilico tra musica elettronica e synth pop, la regia è
molto buona così come la fotografia in stile videoclip che farà storgere il
naso ai puristi del cinema, ma in questo contesto funziona perfettamente .
Fino a quindici minuti
dal termine, avrei parlato di un film veramente riuscito, cattivo, duro, secco,
che riesce a disorientare lo spettatore e a farlo riflettere sul pericolo di
questi nuovi media, senza dover ricorrere a scene d’impatto.
Però purtroppo con un
finale a tratti imbarazzante, letteralmente buttato via e votato ad un buonismo
assurdo tanto quanto ruffiano e paraculo, si riduce ad un semplice film discreto,
che non annoia mai lo spettatore, ma che nasconde il braccio dopo aver lanciato
un bel sasso pesante.
Federico
Tadolini