giovedì 9 marzo 2017




UNDERCOVER MISTRESS




Cortometraggio realizzato da Giulio Ciancamerla nel 2016 della durata di tredici minuti e che è sicuramente un lavoro ottimo sotto tutti i punti di vista.
La trama è apparentemente molto semplice: durante una mostra fotografica, un uomo cerca di abbordare una donna.
Lei fugge spaventata, ma ben presto i ruoli si ribalteranno in un vortice di violenza e perversione, niente viene tolto agli occhi dello spettatore, infatti sono sicurissimo che il cortometraggio perlomeno in Italia avrà vita durissima, e che i benpensanti non si accontenteranno del divieto ai minori di diciotto anni.
Quindi il plot narrativo si sviluppa intorno al ruolo vittima- carnefice con ribaltamento di ruolo e con notevole sorpresa finale notevolmente riuscita e che regala al cortometraggio un notevole spessore qualitativo anche dal punto di vista narrativo.
La regia è precisa, così come anche la fotografia molto curata regalando al corto una patina di eleganza formale in netto contrasto con la sporcizia e la violenza delle tematiche proposte.
Il regista Ciancamerla va dritto al sodo, senza togliere il piede dall’acceleratore, nudi integrali, scene di sesso violento, sangue, torture, il tutto grazie anche ai superbi effetti speciali realizzati da David Bracci.
Altra soluzione particolarmente indovinata a mio modo di vedere è la colonna sonora interamente strumentale costituita da suoni, riverberi, rumori che contribuiscono ad accrescere la cattiveria già presente nel film.
Ottime le recitazioni e ho particolarmente apprezzato la totale assenza di dialoghi.
Da notare il cameo della grandissima scrittrice Alda Teodorani e la citazione iniziale dal film The driller killer di Abel Ferrara.
In sostanza, ed è già la seconda volta che mi capita in due settimane non mi rimane che fare i miei più sentiti complimenti al regista Giulio Ciancamerla, a tutto lo staff del film Undercover mistress per quello che sono riusciti a realizzare.


Federico Tadolini

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