lunedì 23 maggio 2016




                               INTERVISTA A BLOODY HANSEN- THE PROVIDENCE








1-    Parlaci del tuo progetto The Providence: quando nasce, come si è sviluppato e quale sarà la sua evoluzione

The Providence nasce dalla mia grande passione per i film horror e per l'heavy metal, quando da ragazzino ho conosciuto i Death SS mi si è aperto un mondo, mi fecero capire che si potevano unire le due cose, e sicuramente dentro di me, da quel preciso istante, ho sempre desiderato fare qualcosa del genere, daltronde all'asilo disegnavo i cadaveri appesi sugli alberi quindi il mio futuro doveva essere per forza questo, o musicista in una horror band o psicopatico. Penso che se dovevo concentrarmi su una forma d'arte, doveva essere per forza orrorifica, poi niente, all'epoca del myspace,  avevo provato a registrare qualche cazzatina, così per scherzo, e  mano a mano the providence è diventato quello che è oggi, un progetto molto serio che spero mi dia tante soddisfazioni.

2-    Visto che brividi in sala è un blog che perlopiù si occupa di cinema horror, raccontaci le tue prime esperienze con questo genere cinematografico

Questo è un bellissimo tuffo nel passato. la primissima esperienza in assoluto io quasi manco me la ricordo, perchè avevo 6 anni ed è sempre mia madre a raccontarmela, mi dice sempre che lei e mio padre vedevano Profondo Rosso con i nostri vicini di casa, ed io entravo sempre in salotto incuriosito e attratto dalla tv come Carol Ann in Poltergesit. Se non è destino questo! poi crescendo ho scoperto i vari cult, con L'esorcista non ho dormito per tanto tempo, mi ha letteralmente terrorizzato, c'era il mio padrino che prima che il film iniziasse mi ripeteva "guarda che ti fa paura, stai attento, io ti ho avvisato" in effetti ero troppo piccolo per reggere un impatto del genere, e infatti come dicevo, mi sconvolse. poi che dire, la prima volta che ho visto Evil Dead, è stato come il primo appuntamento con la fidanzatina. per non parlare delle serate passate dentro le videoteche, dove noleggiai il cult italiano Il Bosco 1 per dirne uno. Poi vabbè Notte Horror, fisso ogni martedì alle 22:30, e chi se lo scorda Zio Tibia?

3-    Return to morningside, è un disco abbastanza diverso dai precedenti, cosa ti ha portato a ridurre in modo molto vistoso i campionamenti e dare maggior spazio alle chitarre?
Era solo questione di tempo, io attualmente ho 37 anni e ascolto thrash metal e death metal da quando ne avevo 14 più o meno, quindi le chitarre per me sono indispensabili. per the providence ho iniziato con l'ambient e i campionamenti da film perchè non avevo la possibilità da solo di fare metal, ora con dick laurent posso farlo, ma questo è solo un secondo passo,  voglio più pezzi veloci e ancora più heavy, sulla scia di mercyful fate/king diamond per intenderci

4-    Come vedi l’attuale panorama musicale italiano?
Non mi piace, a parte pochissime eccezioni, non ci sono bands attuali o recenti,  che mi piaciono, ma non solo in  italia, io direi in generale. quando mi annoio per così tanto tempo perdo le speranze e smetto di seguire, quindi non so se stia cambiando qualcosa ora come ora, ho perso parecchio interesse, preferisco 1000 volte ascoltarmi i gruppi vecchi che avevano tanto da dire rispetto alla nuova generazione. per farti un esempio, ora ho voglia di ascoltarmi un po di rock italiano, e sicuramente metterò su l'album omonimo dei grandissimi Karma

5-    Perché la scelta di non suonare dal vivo?
essere solista è bello perchè decidi tutto tu, il disco esce esattamente come ti pare e piace a te, senza discussioni, quello che poi sentirai l'hai deciso esclusivamente tu. i problemi nascono dal vivo, ho dei carissimi amici che sono disposti ad aiutarmi, ma questi amici hanno anche le loro bands, e quando sono in pausa musica possibile che stanno lavorando, quindi far coincidere tutto è un grandissimo casino, ma prima o poi deve accadere. ci sono tante bands con membri che vivono lontanissimi, e si trovano in un posto per provare una settimana prima di partire in tour, farei questo molto volentieri se a qualcuno interessasse. Voglio continuare a fare dischi per cercare di far crescere il nome ed avere anche proposte di questo tipo prima o poi

6-    Con quale musicista ti piacerebbe collaborare?
con Steve Sylvester prima di tutto e poi il mio sogno sarebbe scrivere una canzone con la cantante Elisa, non quella che va ad Amici però, ma quella che scrisse Asile's World, non dico in ambito horror, ma in generale, a parte le sue ultime discutibili scelte, è l'artista che stimo di più in assoluto, la maggior parte delle persone che lo scoprono non ci credono ma io adoro quella donna, so tutti i suoi cd a memoria, ho una collezione dei suoi album molto grande a casa. ritornando ad atmosfere più pesanti citerei anche Samaya Otep che da qualche mese a questa parte ascolto ogni santo giorno. la lista sarebbe parecchio lunga, mi fermo qui solo per non fare l'elenco della spesa.

7-    Ci puoi dare anticipazioni sul prossimo disco?
Il prossimo sarà un mimi cd, con un inedito, che forse chiamerò "Creatures Of The Night, poi un remake di un pezzo vecchio, "Tall Man" nello specifico, e 3 cover, due già decise al 100%, "Andres" delle L7 e "Wicked Woman" dei Coven, e la terza quasi certa che molto probabilmente sarà "The Witch" dei The Rattles. In questo momento Laurent è in studio lavorando allo split Cadaveria/Necrodeath, appena finirà si concentrerà su The Providence

8-    Nella vita privata Bloody Hansen chi è?
Non sono bravissimo con le parole quindi non so se sono capace di far capire a chi non mi conosce, chi è Bloody in poche righe, sono una persona che per anni  e anni ha messo sempre il divertimento come prima cosa, e diciamo che mi son fatto un curriculum di tutto rispetto nella mia zona, per la contentezza dei miei genitori ahah poi un pochettino sono maturato, era ora.. anche per via di una malattia che mi ha sposato 5 anni fa circa, e da quel giorno ho cercato di dare più importanza all'arte, perchè questa grana che c'ho io, senza andare nello specifico, è imprevedibile, ed è possibile che da un giorno all'altro non potrei forse nemmeno più prendere una chitarra in mano o cantare, quindi ogni canzone che registro per me è come se fosse l'ultima, non per pessimismo, ma tutto il contrario, il fine è smentire la malattia e far si che quella canzone non sia l'ultima. Una situazione del genere ti può cambiare in più aspetti, dipende dalla persona, o ti abbatti o cerchi quella cosa che ti tiene a galla, io cerco la seconda, che in questo momenti è sicuramente the providence

9-    Parliamo di cinema horror indipendente: hai qualche nome di regista che ti ha particolarmente entusiasmato e che secondo te meriterebbe maggiore spazio?
Ho comprato Naftalina di Ricky Caruso, e dopo averlo visto spero che questo regista venga messo nelle condizioni di fare tante belle cose perchè è una persona preparatissima e con grande gusto, basta seguire i suoi discorsi su facebook per notarlo, una persona veramente a modo, educata che mai polemizza ma sa argomentare come pochi. più indietro nel tempo ero in contatto con Paolo Gaudio che spero un giorno di risalutare, non so se si ricorda di me, spero di si perchè è un regista eccezionale. Inoltre un bel "sticazzi" Lorenzo Bianchini se lo merita alla grande in quando il suo Oltre il Guado è un gioiellino.Poi ovviamente grazie al Tadolini sempre interessato ad usare la mia musica per i suoi lavori, ti auguro ogni bene

10-                      Il suono del tuo progetto è molto “cinematografico”, non hai mai pensato di realizzare una colonna sonora interamente strumentale?
Sarebbe una bella esperienza sicuramente, ma ti dirò, per ora non sono interessatissimo, certo è che io ascolto tutto quello che mi si propone, ma il fatto è che mi piace troppo fare canzoni, io voglio fare cd per farmi conoscere di più ed avere la possibilità di andare in tour, io mi sento un ragazzino, io voglio far casino su palco non so se mi spiego, ed è terribile non poterlo fare per ora. la colonna sonora magari sarà un obbiettivo tra tantissimi anni, quando non potrò più cantare al livello di adesso e quindi potrò concentrarmi al genere ambient come nel primo album senza dovermi sforzare per cantare cattivo. per ora ribadisco che tra una chiamata per una soundtrack e un po di vita on the road sceglierei senza nemmeno pensarci la seconda


Federico Tadolini

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