24 ORE
Primo romanzo scritto dal poliedrico Stefano Rossi di Firenze
(regista presente nell’antologia 17 a mezzanotte ed autore di Recording già
recensito su questo blog).
Leggendo questo libro mi è venuta in mente una cosa che dico
spesso ai miei amici: “ datemi una decappottabile, le lunghe highways
americane, il sole , una bella ragazza a fianco, la musica di Elvis e poi
uccidetemi pure, morirei col sorriso”.
24 ore è americano al 100%, trasuda l’amore di Rossi per la
cultura ’50-60 per i vecchi drive in , le tavole calde e i personaggi
folkloristici che popolano questi ambienti.
Come dice il titolo tutto ruota intorno ad una valigetta 24
ore e ai vari personaggi che orbiteranno intorno ad essa.
Trama molto semplice, lo stile narrativo di Rossi è classico
per questo genere, ovvero un tipico linguaggio diretto, secco senza tanti
fronzoli seguendo i dettami di un certo noir alla Spillane alternato a picchi
di sano e delirante splatter punk (quindi violenza totale ma condita con
humour).
Il ritmo è notevole senza nessuna sosta, tiene sveglio e
concentrato il lettore lungo tutta la vicenda.
Cala un pochino verso il finale che a mio modo di vedere
poteva essere strutturato meglio e con una soluzione narrativa più articolata e
meno prevedibile .
Le ambientazioni sono sordide, sporche, polverose , perfette
per questo libro.
24 ore si legge tutto d’un botto ed è molto visivo , se fosse
un film lo avrebbe girato sicuramente Tarantino o Rodriguez inserendolo nel
progetto dei Grindhouse.
Ha anche una certa armonia musicale, ci vedrei benissimo un
certo rock anni 50 (viene citato anche il RE Elvis) unito alla musica presente
in From dusk till dawn di Rodriguez.
Quindi 24 ore è consigliatissimo anzi accompagnatelo con una
bella birra messicana e un hot dog colorato di rosso.
Federico Tadolini
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