lunedì 13 aprile 2015



ADRENALINE






Negli ultimi anni hanno preso il via  lungometraggi composti da vari episodi realizzati da diversi registi.
Posso citare abc of death , v/H/s , theatre bizarre e anche in Italia abbiamo visto progetti interessanti come i vari P.o.e. e connection .
Quello che possiamo innanzitutto stabilire è che le difficoltà nel realizzare progetti simili sono altissimi : riuscire a stabilire un certo equilibrio formale visto che ogni regista ha una sua particolare caratteristica che magari può contrastare con quella di un altro collega presente nella pellicola, mantenere un certo spessore tecnico ecc…
Adrenaline concepito dal regista romano Daniele Misischia racchiude dieci episodi ognuno diretto da un regista diverso e in più una cornice che ha la funzione di introdurre la storia e di intrattenere lo spettatore tra un episodio e l’altro.
Arriviamo ad un totale di due ore  di durata , quindi sicuramente è un progetto molto ambizioso.
Oltre a Misischia sono coinvolti Cristiano Ciccotti , Luca Baggiarini, Ivan King, Lorenzo Ciani, Michela Fornaci, Riccardo Camilli, Steven Renso, Giacomo Gabrielli e Paolo Del Fiol.
A differenza di altre testate non analizzo il film attraverso i singoli episodi perché appunto si tratta di un lungometraggio e non di una raccolta di cortometraggi.
Adrenaline è un concentrato di azione e thriller urbano che affronta tutto un campionario di droga, prostituzione , regolamenti di conti tra bande.
Le varie location sono sempre indovinate e passiamo dalle classiche periferie notturne della capitale romana , a location post industriali come capannoni abbandonati , scantinati  ecc…
L’uso della macchina da presa come detto precedentemente varia a volte in maniera troppo netta, si passa da uno stile di regia secco ma preciso a una macchina da presa perennemente all’inseguimento degli attore in scene di combattimento , ad uno stile di regia che ricorda il mockumentary (l’episodio di Gabrielli ).
Questi cambi stilistici comunque sono regolati e non disturbano lo spettatore anzi lo intrattengono maggiormente.
Le musiche sono molto azzeccate e la base musicale resta sempre una presenza molto gradevole ed indovinata per tutta la durata del film.
Come detto precedentemente il plot narrativo di Adrenaline è il noir urbano con le sue storie di emarginazione , riesce in parte nel proprio intento, purtroppo alcune parti del film rimangono scollegate dal resto e pur essendo riuscite sono troppo fuorvianti per lo spettatore , come se fossero cortometraggi a sé stanti.
Ad esempio l’episodio di Gabrielli (che dovendo seguire il mio gusto personale è quello che mi è piaciuto di più) e quello di Luca Baggiarini (che comunque mi è piaciuto discretamente) sono un po’ due corpi estranei al contesto generale.
A volte l’ironia presente in alcune parti non si concilia benissimo col tono cupo del film e andrebbe sviluppata meglio .
Per il resto Adrenaline è sicuramente un discreto film , curato in ogni sua parte e che non annoia mai lo spettatore , cosa notevole visto appunto la durata.
A mio modo di vedere se fossero stati eliminati alcuni citazionismi tarantiniani come i dialoghi a tratti eccessivamente lunghi e aver mantenuto una precisa linea narrativa e stilistica sarebbe stato ancora migliore.

Federico Tadolini

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