lunedì 10 febbraio 2014






RECORDING








Una delle sorprese positive del progetto collettivo 17 a mezzanotte dove ho aderito quest’estate è stato sicuramente Stefano Rossi.
Ad una prima visione solo per addetti ai lavori di 17 a mezzanotte mi ha particolarmente colpito il cortometraggio finchè morte non vi separi , gradevole , una storia malsana di chiara derivazione fumetto Splatter grazie anche alla partecipazione del mitico Paolo Di Orazio.
Prima di questo cortometraggio Stefano ha realizzato Recording un feroce cortometraggio con protagonista Francesco Malcom non nuovo ad esperienze nel cinema horror come per esempio la breve parte in Eaters di Boni e Ristori , Bloodline di Edo Tagliavini e perdita di fiato sempre di Tagliavini, a quando una parte come protagonista in un lungometraggio? Secondo me se lo meriterebbe.
Recording è ambientato in una location quotidiana ovvero una stanza da letto dove una coppia gioca con una videocamera comprata per riprendersi durante le loro effusioni .
Il tutto con un sottofondo di musica soft , il contesto viene subito ribaltato rendendo l’idea con un’immagine della stessa videocamera sporca di sangue e vedendo il povero Malcom legato al letto come un cristo : una specie di corona di spine in testa e la ball gang in bocca .
La situazione è ribaltata anche con la musica ora trasformata in un' ambient spettrale e drammatica e una fotografia più scura , notturna .
La storia è semplicissima: una coppia, un tradimento e la vendetta atroce della donna tradita , ma va benissimo così perché a mio modo di vedere un cortometraggio soprattutto di questo genere deve essere di facile comprensione per i suoi dieci minuti di durata senza perdersi in derivazioni psicologiche che la maggior parte delle volte sono comprensibili solo allo stesso regista.
Recording si colloca nel filone del torture porn con tutti i suoi espedienti: la ball gang , le sevizie e torture atroci, (anche se avrei fatto vedere anche l’evirazione qui solo accennata) , riuscendo nel proprio intento e non perdendosi nel mucchio grazie agli ottimi effetti speciali sapientemente sfruttati nelle riprese che si soffermano ripetute volte sulla gamba tagliata .
Buonissima la regia e la fotografia , sceneggiatura funzionale alla storia con tutti gli indizi per capire come si sono svolti i fatti (il dialogo sul whiskey e le donne è chiaro) , buonissime le recitazioni e ottimi gli effetti speciali del bravissimo Tiziano Martella .
Da notare anche la presenza di Raffaele Picchio (Morituris) come aiuto regista .
Consigliato.




Federico Tadolini

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